Scheda Film
Anno : 2005
Genere : Commedia Italiana
Durata : 91'
Regia : Vincenzo Salemme
Cast : Vincenzo Salemme, Maurizio Casagrande, Biagio Izzo, Lidia Vitale, Teresa Del Vecchio
Data di uscita : 5 Marzo 2005
Trama :
Giuseppe Cocuzza (Maurizio Casagrande) è un funzionario statale che, tornato dalle ferie, si vede recapitare periodicamente, ogni 27 del mese, misteriosi pacchetti contenenti 50000 euro l'uno. La sua coscienza gli consiglierebbe di denunciare l'insolito fatto, ma le esigenze e i familiari lo spingono a tenere i soldi, soprattutto la moglie (Lidia Vitale), la figlia Giulietta (Federica Sbrenna), adolescente inquieta tentata dalle ricchezze dei compagni e la sorella Livia (Teresa Del Vecchio), sedotta e abbandonata da un trapezista dalle incerte origini spagnole, Fedor (Biagio Izzo), che, puntualmente si rifà vivo non appena saputa la notizia della comparsa delle misteriose somme. Tutto ciò alimenterà nel solerte e ligio funzionario timori e sospetti che gli renderanno la vita davvero difficile. Poi, un bel giorno, gli si presenta un tale che chiarisce la situazione: un certo Felice C. (Vincenzo Salemme), un comunista che tredici anni prima aveva fatto domanda di pensione all'impiegato Cocuzza per ottenere una pensione di invalidità "morale" causatagli dalla caduta del comunismo, che lo aveva privato degli ideali politici in cui aveva creduto fino a quel momento. Chiaramente la pensione gli era stata rifiutata. Felice era già stato a casa Cocuzza come finto ispettore dell'INPS, come postino e alle poste a "sorvegliare" la sorella di Giuseppe, Livia, nei panni di un cieco. Dopo tanto tempo ritorna dicendo a Cocuzza che aveva guadagnato quei soldi rubando ai barboni e a suo nonno (Carlo Croccolo), mandato a morire in un ospizio. Dopo un po' Cocuzza scopre che in realtà il nonno di Felice è vivo e che quei soldi vengono in realtà dalla schedina che Giuseppe aveva dettato al nonno tredici anni prima, e che il nonno aveva giocato tutte le settimane fino all'anno prima, quando aveva vinto 12 miliardi di Lire. Felice C. riesce a scardinare le convinzioni di Giuseppe, così come era capitato a lui tempo prima.
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